Laura Libera Lupo
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Video:
• Lupo Arte: Positano attraverso gli occhi di un'artista.
http://www.mondoexpo.net/video/lupo_arte

 

Hanno scritto di Lei:

  • …….alla passerella, allestita nelle austere sale del maniero, sono state ammesse solo le tele che ritraggono l’altra metà del cielo, ora nelle vesti di Persefone o di Cerere, ora di Cassiopea o Pandora, quasi tutte nude, sfoggiano un aplomb seduttivo e una ridda di colori che mettono in risalto la procacità de loro corpi. Colori sanguigni, sensuali, violenti, alla maniera dei “fauves”, che richiamano alla memoria la solarità mediterranea del grande Matisse. Una solarità che raggiunge il diapason grazie alla pennellata, fluida e scattante, pastosa e pregna di umori, che sia avvale di sciabordii di luce o di inquietanti getti d’ombra per esaltare l’eburnea beltà divina o le ammicanti grazie terrene non solo delle fanciulle in fiore, come la bellissima Nausicaa.
    (Vinicio Coppola)


  • Tra i suoi ultimi lavori proposti, possiamo notare una costante ricerca di introspezione che porta l’autrice a ritrarre elementi denotativi della sua spiritualità, ricercata sia in ciò che è tangibile, umano sensoriale, sia in ciò che appartiene alla metafisica in un estremo tentativo di conferire matericità all’incorporeo. L’elaborazione della rappresentazione della figura umana appartiene ad un certo percorso che si è sviluppato nel corso degli anni, portandola a concepire l’individuo come paesaggio a se stante: una sorta di geografia umana. I diversi materiali che l’autrice impiega, assumono un ruolo fondamentale, non solo dal punto di vista formale. E’ come se cercasse continuamente di fondere la sua ricerca di spiritualità con la forte fisicità dei materiali naturali, capaci di offrire allo sguardo dello spettatore sfaccettature sempre diverse della sua anima. Fonde i colori delle tele con quelli che sono i colori della natura; suggestioni cromatiche indicate dallo scorrere della stagioni, anche emotive che vive.
    (Carola Serminato)

  • “………………, proprio nella terra delle sirene ha approfondito il suo interesse verso il Mito Donna, quella dea-madre presente in tutte le religioni, l’eterno femmineo che scandisce i ritmi della vita e della fecondità. Figure ora enigmatiche ora sensuali emergono dalle tele della giovane pittrice, e la sovrapposizione di colore e materia è tale da poterle quasi considerare sculture pittoriche.
    Ritratti di dee, trasfigurati dalla screpolata memoria del mito e da una rinnovata coscienza della sensualità corporea, resa ancora più evidente dalla matericità delle sue forme espressive. Mesagne e le suggestioni del suo splendido Castello Federiciano, una bella e importante vetrina per questa artista , che cerca di recuperare forme pittoriche classiche utilizzando tecniche e metodologie moderne, che non deprimono la pittura stessa, come invece sempre più spesso accade.
    (Michele Cinque)

  • D’origini pugliesi è anche Laura Libera Lupo, la cui pittura rivolge particolare attenzione allo studio del corpo umano, rivisitato con esuberanza cromatica di matrice fauve, che si fa poesia nell’impeto della pennellata carica di corrispondenze emozionali.
    (Sabrina Falzone)

  • Laura Libera Lupo il cromatismo nei colori, i sotto squadri di una pittura materica e corposa, crea ombre nette come in una scultura, come se lo stesso colore prendesse vita e per rigenerarsi si mescolasse da solo per poi esplodere nella sua lucidità e forza. Le lievi velature permettono di sentire e toccare i diversi strati della pittura, rendendola sempre di più vibrante e come un cuore che batte, il quadro diviene un'incubatrice della nascita.
    (Marica Petti)